Ginecomastia

Cosa si intende per Ginecomastia

Il termine è di origine greca e viene utilizzato per indicare la presenza nell’uomo di uno sviluppo superiore al normale della ghiandola mammaria, simile a quello della donna.
 Durante l’adolescenza si assiste generalmente a un incremento nel volume della ghiandola mammaria dell’uomo, che quindi si atrofizza gradualmente con la crescita, prima del compimento del ventunesimo anno di età. In alcuni casi il volume può però protrarsi oltre tale periodo e causare problematiche di natura estetica e psicologica.

Il disagio dato dalla ginecomastia

Nell’uomo un seno sviluppato può creare notevoli disagi, soprattutto nelle situazioni in cui tipicamente ci si espone al pubblico (in spiaggia oppure quando si pratica sport). In tali circostanze, sia che si tratti di un rigonfiamento sia che si presentino le caratteristiche del seno femminile, il disagio può sfociare in vergogna e senso di umiliazione e può manifestarsi fin dall’adolescenza.

L’aiuto del chirurgo estetico

In alcuni casi il paziente tende ad assumere atteggiamenti tali da voler nascondere il disagio ai propri familiari, in altri casi invece consultando il chirurgo insieme a un componente della famiglia può accadere che anche quest’ultimo voglia intervenire per risolvere la stessa anomalia su se stesso.

Quando sottoporsi all’intervento

Generalmente l’intervento di ginecomastia viene eseguito su pazienti di età compresa tra i 16 e i 60 anni.
Sentirsi a proprio agio con il proprio corpo è essenziale, tanto per l’uomo quanto per la donna. Per questo i pazienti che si sottopongono ad un intervento di ginecomastia desiderano normalizzare le loro caratteristiche fisiche riducendo il volume delle mammelle e rendendole adeguate al proprio genere, così come la donna con poco seno desidera aumentarle per migliorare la sua femminilità e sentirsi più a suo agio nella vita.

La prima visita

Già alla prima visita con il chirurgo è necessario verificare che la ginecomastia non sia sintomatica di malattie, altre disfunzioni dell’organismo o non sia causata dall’utilizzo di medicinali da parte del paziente.
Possono essere causa di sviluppo eccessivo dei tessuti in quest’area per esempio le malattie ai testicoli o alle ghiandole surrenali e, alle volte, anche le disfunzioni della tiroide. L’assunzione prolungata di alcune tipologie di farmaci come gli antidepressivi, i digitalici o quelli contenenti estrogeni così come l’uso prolungato di marijuana può portare alla ginecomastia.
Questa patologia può verificarsi anche in seguito ad un periodo di malnutrizione. E’ bene quindi individuare subito e con certezza le cause, poiché sospendendo l’utilizzo di tali sostanze sarà possibile far scomparire il problema senza intervenire chirurgicamente.

Ginecomastia

La causa della ginecomastia

Nel 30% dei casi circa la ginecomastia deriva da un aumento di deposito di grasso nell’area, in queste circostanze un intervento di liposuzione risulta essere più indicato per il paziente che beneficia di tempi di recupero e di guarigione più rapidi e meno traumatici per i tessuti cutanei. Nel 70% dei casi invece la ginecomastia è dovuta allo sviluppo oltre la norma della ghiandola mammaria ed è pertanto utilizzata la procedura con il bisturi.

L’anestesia nella ginecomastia

In tutti i casi la liposuzione viene sempre utilizzata per modellare l’area oggetto dell’intervento chirurgico, migliorando così i risultati estetici complessivi. L’intervento di ginecomastia ha una durata di un’ora e viene svolto in anestesia generale.

La tecnica operatoria nella ginecomastia e l’anestesia

Durante l’intervento il tessuto mammario viene eliminato incidendo a semiluna l’area intorno all’areola. Le dimensioni dell’incisione generalmente non superano la dimensione dell’areola anche nei casi in cui il tessuto mammario sia di una certa importanza.

Il periodo post-operatorio della ginecomastia

Non vi sono particolare disagi per il paziente sottoposto all’intervento. Il drenaggio resta inserito per circa uno o due giorni per evitare che si raccolgano sacche di sangue e successivamente il paziente può lasciare la clinica.

La medicazione

Dopo circa 8-10 giorni la medicazione leggermente compressiva e i punti di sutura applicati possono essere rimossi. E’ prevedibile che il paziente possa sentire un lieve indolenzimento dei muscoli dell’area pettorale, per questo motivo è consigliabile non iniziare a praticare sport prima di 20-30 giorni.

Possibili complicazioni

Per questo tipo di intervento si riscontrano minime probabilità di complicazione, nel 3-5% delle operazioni possono verificarsi ematomi o sieromi che, se trattati sollecitamente, spariscono rapidamente.

Risultati dell’intervento di ginecomastia

L’intervento chirurgico di ginecomastia garantisce al paziente ottimi risultati, superiori a qualunque altra forma di terapia farmacologia sia dal punto di vista estetico che psicologico.
Il paziente fin dai primi momenti può verificare la qualità del risultato e il livello di soddisfazione è talmente elevato per aver eliminato da proprio corpo una componente inutile e scomoda da minimizzare l’eventuale presenza di cicatrici la cui presenza viene comunque mascherata e risulta davvero molto contenuta.

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FAQ

Dove vengono realizzate le incisioni per trattare la ginecomastia?

L’incisione viene effettuata a lato della mammella o nella zona areolare, in base al tipo di intervento che si sceglie di fare.

Le cicatrici saranno molto visibili?

No, le incisioni sono minime e dunque non evidenti.

Che tipo di anestesia viene eseguita?

L’intervento si esegue in anestesia locale e con una lieve sedazione del paziente.

Testi a cura del Dottor Matteo Marino